Il Co.Ge.Vo. di Venezia nel “Piano sperimentale di gestione dei rigetti della specie Chamelea gallina nei compartimenti marittimi della regione del veneto” redatto assieme al Co.Ge.Vo. di Chioggia ha suddiviso il proprio protocollo di controllo per la certificazione della conformità del prodotto pescato alla taglia minima commerciale nei seguenti punti:
Le fasi che più strettamente riguardano le azioni di questo progetto sono le prime tre (a, b, c) che comprendono anche il protocollo di autocertificazione.
Attualmente i Co.Ge.Vo. di Venezia e Chioggia controllano la pesca di C. gallina gestendo il sistema mediante l’organizzazione della giornata di pesca settata su un processo di conferimento di prodotto già venduto (prenotato in anticipo dai compratori). In tale modo nella serata precedente alla giornata di pesca i Consorzi comunicano alle imprese associate:
Durante ogni giornata di pesca l’impresa raccoglie il quantitativo di vongole comunicato e, dopo averlo vagliato, lo stocca in sacchi in rete da 10 kg/cad. contrassegnati con un’etichetta completa di tutti i dati utili alla tracciabilità del prodotto.
Con questo procedimento tutti i sacchi di vongole pescati sono identificabili ed assoggettabili all’impresa di pesca ed al motopesca che li ha raccolti ed al responsabile che ha autocertificato la loro idoneità alla vendita.
Il Piano dei Rigetti del Veneto prevede per le imprese di pesca venete due possibili applicazioni:
Il Co.Ge.Vo. di Venezia nel “Piano sperimentale di gestione dei rigetti della specie Chamelea gallina nei compartimenti marittimi della regione del veneto” redatto assieme al Co.Ge.Vo. di Chioggia ha suddiviso il proprio protocollo di controllo per la certificazione della conformità del prodotto pescato alla taglia minima commerciale nei seguenti punti:
Controllo di 2° livello: è coordinato dai Responsabili del servizio di gestione e controllo e dagli
Addetti a supporto del servizio di gestione e controllo dei rigetti, e consiste nell’effettuare almeno 1 controllo/mese ad ogni punto di sbarco/trasbordo su almeno il 30% dei motopesca e su almeno il 20% della quota giornaliera di prelievo. Questi quantitativi saranno vagliati con una linea di selezione a terra, o a bordo di una imbarcazione adeguatamente ormeggiata, e qualora venga riscontrata la presenza di vongole di dimensione inferiore alla taglia minima di riferimento (22 mm), tutto il prodotto conferito al punto di sbarco/trasbordo in quel giorno da tutti i motopesca sarà rivagliato a terra, o a bordo di una imbarcazione adeguatamente ormeggiata, ed il sottotaglia trattenuto e ricollocato nelle aree di restocking appropriate sotto il coordinamento degli addetti a supporto del servizio di gestione e controllo. Le attività di controllo di 2° livello sono registrate in appositi moduli.
Il Co.Ge.Vo. di Venezia ha attuato, successivamente al parere positivo espresso dai commissari europei che avevano effettuato la visita ispettiva, tutta la procedura per la certificazione delle produzioni rispetto alla taglia minima registrando le operazioni su apposita modulistica predisposta.
Le attività di verifica diretta da parte degli operatori del servizio di gestione e controllo, coadiuvati dai tecnici Agriteco, sono effettuate a rotazione in tutti i luoghi di sbarco di Chamelea gallina con una frequenza pari a n. 1 controlli mese/luogo di sbarco.
Data la particolare conformazione del Compartimento Marittimo di Venezia e le criticità che hanno interessato le aree a Nord della foce del fiume Piave, i controlli sono stati effettuati ai punti di sbarco di Punta Sabbioni e Faro Piave, dove sono stati effettuati controlli su:
Il punto di sbarco di Caorle non è stato utilizzato perché dalla foce del Tagliamento alla foce del Fiume Piave lato Eraclea la densità di Chamelea gallina non è tale da consentire una pesca redditizia alle imbarcazioni facenti porto a Caorle, che quindi sono costrette a fare porto in prossimità degli altri punti di sbarco. Le imbarcazioni appartenenti alla marineria di Pellestrina invece per logistica fanno riferimento a Chioggia come punto di sbarco.
I controlli sul settaggio corretto dei vagli sono effettuate attraverso l’inserimento di un’asta metallica con un apposito puntale sagomato calibrato sulla dimensione della griglia da 21 mm (misura minima della griglia di vagliatura prevista dalla normativa vigente).
Controlli del corretto settaggio del vibrovaglio.
I controlli sul prodotto sono effettuati attraverso una seconda vagliatura a terra con un setaccio manuale con griglia a 21 mm. Durante la fase di vagliatura il prodotto che dovesse passare attraverso i fori della griglia viene controllato con calibro per certificarne la conformità alla taglia minima di 22 mm.
Una volta terminati i controlli con esito positivo il prodotto può essere riconfezionato ed avviato ai canali commerciali dopo averne comunque verificato il peso.
Vagliatura a terra e Controllo delle vongole non trattenute dal setaccio